Il crepuscolo -pensai allora- è solo un'illusione, perché il sole è sempre così sopra o sotto la linea dell'orizzonte. Ciò significa che il giorno e la notte sono legati come poche altre cose al mondo, non possono esistere l'uno senza l'altro e tuttavia non possono esistere insieme. Come ci si può sentire, pensai, quando si è sempre uniti e sempre divisi?

lunedì 18 ottobre 2010

Domandarsi perché quando cade la tristezza, in fondo al cuore, come la neve, non fa rumore.....

Oggi avrei voglia di scrivere tante parole, ma sembra che le dita siano intrappolate da una ragnatela prima di raggiungere la tastiera.
Il cielo offuscato da nubi nere mi ha rattristata e resa malinconica oltre modo.
Questo tempo di solito mi riscalda il cuore, ma quando non sono serena con me stessa ha il potere di rendermi apatica, di rendermi nostalgica, di riempirmi l'Anima di pensieri che non riesco a liberare.
Quello che mi destabilizza di più quando mi sento così, è che non riesco a rendermi utile nei confronti delle persone che amo, che molto probabilmente non mi rendo conto che hanno bisogno di una parola leggera, di qualcosa che scaldi il cuore, di un input per dissolvere le loro stesse nostalgie e malinconie.
Molto spesso sono malinconie così profonde che non ho neanche la presunzione di liquefare, ci sono alcuni aspetti nella vita di tutti noi che non possono essere sempre chiari e nitidi, ed è proprio in quei contesti, intimi e personali, che germogliano i semi delle piante della nostalgia, della tristezza, dell'impotenza nei confronti della vita.
Oggi mi sono trovata a parlare con l'uomo meraviglioso che impegna la mia mente e il mio cuore.
Dopo tanto silenzio scambiamo qualche parola quasi ogni giorno.
So che talvolta prevarico le sue scelte d'aver arbitrariamente eretto un muro nei miei confronti e mi sporgo oltre quel muro azzardando “confessioni” sui miei sentimenti per lui.
So che anche se li tacessi, saprebbe con certezza che da parte mia non è cambiato nulla.
Quello che mi fa male è non sapere, non capire se da parte sua c'è ancora quello che ha asserito di provare per tanto tempo.
Il cuore mi suggerisce che malgrado tutto c'è, ma la mente ogni tanto mi gioca brutti scherzi e mi fa essere prevenuta nei suoi confronti.
Scatta la gelosia, che comunque è un sentimento innato in me. Scatta una sorta di scudo dietro il quale cerco di proteggermi. Scattano parole così fredde che mai avrei pensato di pronunciare.
Specialmente quando mi espone i suoi problemi. Non lo fa mai in maniera evidente, ma so le cose che lo turbano e le catene che lo tengono imprigionato nella mente e nel cuore.
So bene quando è “sereno” e quando non lo è, capisco bene quando lui asserisce di sorridere e io so che non lo fa, capisco quando vuole evitare alcuni discorsi e cerco di evitarli di conseguenza, capisco quando giustifica il suo modo di essere e io acconsento anche se forse so benissimo cos'è che lo turba nel profondo. Vorrei solamente che si sciogliesse con me, vorrei che capisse che è al centro del mio mondo e che qualsiasi cosa veli la sua Anima io saprei comprendere. Vorrei che mi potesse guardare negli occhi e vederli umidi di lacrime quando mi scrive e mi chiede un sorriso....
Vorrei che riuscisse a superare ogni problema, che sia finalmente sereno, perché un'Anima così non merita la sofferenza che sopporta. Vorrei che quel cielo grigio si dissolva dal suo e dal mio cuore....

9 commenti:

  1. Mi è capitato di voler interpretare i segni di un uomo e di volerci vedere una taciuta dedizione. Ma è un gioco insopportabile che non merita l'inquietudine che lascia. Un uomo quando vuole lo dice, non fa sottintendere. E' molto diretto. E' molto semplice per lui esprimere desidero, voglia. Le donne sono molto più complesse, silenziose, caute. Allora vivi solo quello che ti fa stare bene e se vedi che ti confonde allontanati.

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  2. Ciao,un post molto intimo,che avvolge nella lettura,è la prima volta che passo da te,e mi sento di dirti,ti sono vicino.
    Ciao e a presto.

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  3. @Antonella, sono stata lontana 8 mesi da lui, e lo sono già nella vita perché viviamo lontanissimi. Solo il cielo sa quanto sia stato difficile vivere il nostro percorso "insieme", e solo io posso sapere quanto sia stato doloroso aspettare ogni giorno,per 8 mesi, una parola, un segno, un ritorno.
    Il nostro ritrovarci è stato del tutto casuale, per quanto io non creda al caso. E pensare di dovermi riallontanare mi logora l'Anima. La nostra è una situazione molto, molto difficile ma in cuor mio serbo ancora la speranza che prima o poi un miracolo accada.
    Forse sarò anche sciocca, ma anche il cuore ha il suo intelletto e io ho sempre seguito quello.
    Grazie comunque per il conforto.

    @achab Ti ringrazio per essere passato e per la tua vicinanza.
    A presto.

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  4. Perchè hai paura di chiedere? Perchè lui ha paura di aprirsi? Forse è su questo che eventualmente dovreste fissare il vostro pensiero e cambiare, se c'è la volontà per entrambi, i vostri comportamenti.
    Chiedere significa liberarsi, significa non aver paura delle risposte dell'altro, significa non avere ancora dentro di se dei mattoni che ostruiscono la luce del cuore. Di contro aprirsi significa aver fiducia nell'altro ed iniziare ad imparare davvero a condividere.
    Non è facile, lo sembra ma non lo è.
    Ti sono accanto e ti abbraccio
    Joh

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  5. Joh la paura del mio chiedere deriva dal fatto che ora come ora tra noi c'è un rapporto basato sull'amicizia, o pseudo tale. E la paura del suo aprirsi è dettata dalle scelte di vita che ha fatto, che appunto allora l'hanno portato ad allontanarsi da me.
    Io cerco di essere sempre me stessa, spesso chiedo, spesso mi mostro come sono e gli esterno i miei sentimenti.
    E' lui ad essere evasivo. Mi ha palesemente detto che si sente bloccato nei miei confronti e che spera di sciogliersi presto.
    Forse per questo non insisto.
    Vorrei che il suo percorso interiore, se deve essercene mai uno, non sia forzato dalle mie pressioni.
    Vorrei che semmai dovesse ricucirsi quello strappo, cosa che mi auguro, avvenisse perché nessuno lo ha costretto a prendere ago e filo e a ricamare di nuovo l'arazzo della nostra storia.
    E comunque concordo sul fatto che nulla sia facile, lo è la storia in sé difficile, per tutta una serie di complicazioni.
    Ma in cuor mio spero che nulla sia impossibile (anche se il fantasma dell'impossibilità aleggia sempre nelle stanze del mio cuore).
    Ti ringrazio e ti abbraccio anch'io.

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  6. Io temo che tu sappia benissimo quale sia la verità ma, poichè accettarla ti fa troppo soffrire, cerchi di allontanarla da te fingendo di non sapere che ormai da parte sua non c'è più quello che ha asserito di provare per tanto tempo. Dai tuoi scritti si evince che sei una persona sensibilissima ma devi trovare la forza di dire a te stessa che lui non ti ama più e devi soprattutto trovare la forza di aver la dignità di non importi a lui, altrimenti quel muro che ha eretto tra di voi diventerà sempre più alto. Dei due penso che la persona meravigliosa sia tu e che tu abbia troppo idealizzato lui. Non conosco a fondo la tua storia ma credo di riconoscere in lui il classico uomo che gioca a fare il marito in crisi, che intreccia una relazione con una ragazza dolce e sensibile, per poi avere i sensi di colpa e rientrare con la coda fra le gambe dalla moglie. Mi perdoni tanta franchezza? Impara a volerti bene tesoro, e vedrai che saprai affrontare meglio la vita. Ciao!

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  7. Quello che mi scrivi, cara Ornella, è quello che mi son imposta di credere per tanto tempo, malgrado sperassi ancora in qualcosa. Mi sono imposta di pensare che davvero se aveva fatto la scelta che ha fatto era perché non mi amava più, anzi mi sono autoconvinta anche del fatto che forse non mi aveva mai amato.
    Poi le mie convinzioni hanno cominciato a vacillare, non sto a spiegare i motivi che mi hanno portato a rivalutare le mie idee.
    Per quanto riguarda il resto del discorso non ti posso negare che probabilmente sia così. E non scusarti per la franchezza. Io sono una persona franca all'inverosimile e apprezzo chi lo è con me.
    Volersi bene è forse la cosa che nella vita non ho mai imparato a fare, sono nata con l'educazione dell'amare, del perdonare, del dare sempre e a ogni costo.
    Per questo forse ogni tanto vacillo sul senso che veramente le persone attribuiscono alla parola Amore.
    Grazie.

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  8. Vedrai, imparerai a farlo perchè è l'unico modo per sopravvivere. Io ci sono riuscita col tempo quando, toccato il fondo della sofferenza, mi sono chiesta cosa volessi fare della mia esistenza. E così ho capito che io per prima dovevo prendermi cura di me stessa, ho imparato a coccolarmi e a non rinunciare a ciò che mi dava serenità. Se prima mi mettevo all'ultimo posto di un'ipotetica scala, beh da qualche anno sono risalita un bel po' posizionandomi al secondo posto. Al primo rimane sempre e comunque mio figlio, tutti gli altri, e dico TUTTI, a cominciare da mio marito, per proseguire con parenti e conoscenti, ora vengono dopo di me! Ciò non toglie che io sia sempre una persona generosa, disponibile ma non do più sempre e ad ogni costo, perchè a furia di sbattere contro l'irriconoscenza e l'opportunismo ho capito che nessuno più noi stessi è capace di amarci ed è nostro dovere farlo. Vorrei però che tu non mi fraintendessi e pensassi che invito ad essere egoisti, anche perchè io sono l'opposto, ma ribadisco ancora una volta che considero sbagliato, oltre che controproducente, donarsi totalmente a qualcuno a discapito di noi stessi.
    Un'ultima considerazione riguardo alla tua situazione sentimentale: ricordati che non c'è niente di più vero del detto " in amore vince chi fugge!" Ciao e reagisci, non ti fossilizzare con quest'uomo che credo sia, ahimè, molto meno meraviglioso di quanto tu non creda. Un abbraccio

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  9. Leggo delle parole bellissime e spero di farne tesoro.
    Quanto al resto forse solo il tempo mi sarà compagno per far luce sulle mie idee.
    E' vero forse è fuggito, ma gli concedo delle attenuanti...e una seconda possibilità.
    Un abbraccio a te.

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