Il crepuscolo -pensai allora- è solo un'illusione, perché il sole è sempre così sopra o sotto la linea dell'orizzonte. Ciò significa che il giorno e la notte sono legati come poche altre cose al mondo, non possono esistere l'uno senza l'altro e tuttavia non possono esistere insieme. Come ci si può sentire, pensai, quando si è sempre uniti e sempre divisi?

giovedì 14 ottobre 2010

Il mio inizio

Ci sono momenti nella vita che avremmo bisogno di voci amiche che possano consolare i nostri dolori, di voci amiche che abbiano la capacità disinteressata di portarci un conforto, di voci che non giudicano, di persone che ascoltano per il piacere di ascoltarci e non per farci un favore.
Spesso si vivono situazioni che non è facile raccontare, anche alle persone più care. Non è facile confidarsi, perché anche quando qualcuno ci è particolarmente vicino, si ha il sospetto di essere sempre sottoposti a giudizio.
Questo è quello che mi ha fornito l'input per dare avvio a questa nuova esperienza nella mia vita.
Questo è quello che mi ha fornito l'input per scrivere questo viaggio di bordo della mia esistenza.
Un'esistenza che è andata avanti in maniera abbastanza tranquilla e monotona per molto tempo, forse per troppo tempo.
Un'esistenza che in una sera di un anno e mezzo fa circa ha subito uno scossone.
Uno scossone positivo senz'altro che mi ha portato a riscoprire il caleiodoscopio dei colori della mia Anima, colori che per troppo tempo erano stati soffocati dal grigiore di giornate tutte uguali e da persone che non hanno mai saputo coglierne la brillantezza.

"Ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare. Non le hai scelte e nemmeno le vorresti, ma arrivano e dopo non sei più uguale!"


Da quando è arrivato questo scossone ho pensato spesso a questa frase di Faletti, sì, non sono più uguale.
Sono felice di non essere più uguale, di essere risorta dalla morte dell'Anima. E tutto questo grazie a un uomo splendido che è comparso sul mio cammino all'improvviso.
E che altrettanto all'improvviso, dopo mesi splendidi passati "insieme", anche se minati da infinite problematiche, ha deciso di chiudere la porta del suo cuore, e di lasciarmi fuori dalla sua vita.
Avrei troppe cose da raccontare e da dire, a persone che probabilmente non capirebbero.
Avrei speranze da confidare a persone che probabilmente non le condividerebbero.
Avrei ancora quel sogno nel cassetto...Ho ancora quel sogno nel cassetto.
Lo dipingerò qui, se non posso farlo altrove. Qui dove forse posso avere un ascolto senza essere giudicata.

Comincio il mio nuovo romanzo da qui, con questa prima pagina.


 

6 commenti:

  1. Felicissima di conoscerti.
    Ho letto con molto interesse questo post.
    A rileggerti presto.

    RispondiElimina
  2. Grazie per aver ricambiato la visita e per le tue parole, mi sono permessa di seguire il tuo blog di poesia come avrai notato.
    A presto

    RispondiElimina
  3. Grazie per aver condiviso con me le parole ed i sentimenti. Benvenuta in questo mondo che... non è immaginario ma è parte della nostra vita e spesso lo ancor di più: qui sei libera veramente di essere te stessa.
    Buon cammino.
    Joh

    RispondiElimina
  4. Grazie a te per queste splendide parole. E' proprio questo quello che voglio e di cui ho bisogno: essere me stessa in un mondo che fa di tutto per farci nascondere dietro maschere che non ci appartengono.
    Buon cammino a te.

    RispondiElimina
  5. L'Amore non si paga e non si acquista (a mio modesto avviso), semplicemente si Dona e ci viene Donato.
    Fai tesoro di ogni attimo che hai potuto godere con questa persona.Anche se lo cose sono cambiate rispetto al passato, nessuno può cancellare le emozioni che ti ha regalato.
    Perdonami se mi presento così, diretta e ti scrivo queste cose la prima volta che sono entrata in questo tuo spazio, ma ho percepito una sofferenza che "in Amore" non dovrebbe esistere. Buona notte, Fenice

    RispondiElimina
  6. Fenice ti leggo solo ora, non ho l'abitudine di controllare l'email legata al blog.
    Forse in questo momento non sono molto obiettiva per risponderti. Io faccio tesoro di ogni momento che posso ancora vivere con questa persona, anche così. Anche se per il momento la situazione è statica. Io ringrazio ogni giorno il cielo, a prescindere dal dolore che provo, che ho provato, e che forse proverò...per averla messa sul mio cammino.
    Spero di poter coniugare il verbo regalare al futuro...spero che possa regalarmi ancora la sua essenza, spero che possa ancora regalarmi quel sorriso limpido che solo lui sa far sbocciare sulle mie labbra...
    Forse la sofferenza, in alcuni contesti, serve a rafforzare la consapevolezza di un sentimento.
    Non che sia mai servito...ma talvolta gli allontanamenti fanno sciamare i sentimenti.
    Nel mio caso non è stato così.
    Grazie per le parole, passerò a trovarti.

    RispondiElimina