Ieri chiedevo un segno, ma a quanto pare chi manovra i fili della mia esistenza ha confuso il significato delle parole.
Il segno è arrivato, senza dubbio, è arrivato a darmi un'altra bella frustata sul cuore.
Sì, un altro bel colpo basso. Devo avere le piastrine davvero con i controcoglioni per avere tutto il potere cicatriziale che ho.
Perché so per certo che gli perdonerò anche questa, perché so che quello che sento va al di là di quello che può essere un "semplice" sbaglio.
Se c'è una persona trasparente su questo pianeta sono io, e forse è questo il mio vero difetto.
Dovrei imparare a essere più criptica, dovrei farlo sì.
Ma non ne son capace. Ed essere accusati di usare subdoli mezzi per arrivare alle persone è una cosa che mi provoca un dolore incredibile. Farlo con estrema naturalezza mi provoca ancora più dolore.
La cosa buffa è che nella mia semplicità, non capisco mai dove vogliono arrivare le persone, e quella che ieri è stata una cosa che mi avrebbe dovuto dare da pensare da subito, l'ho realizzata questa notte. Bello passare le notti a pensare alle persone alle quali tu vorresti correre incontro, e che se invece fanno un passo verso di te, lo fanno per poi alzare la gamba e darti un calcio nello stomaco.
Sono molto amareggiata, avrei dovuto capire subito che non era un moto d'affetto nei miei confronti, quello della persona in questione.
Sa usare bene le parole, e le usa bene sia per adularti oltre modo, che per ferirti.
Non mi aspetto scuse che non voglio, quando si ama non credo ci sia bisogno di scuse da parte di chi amiamo. Piuttosto vorrei una giustificazione, che credo non arriverà mai.
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