Il crepuscolo -pensai allora- è solo un'illusione, perché il sole è sempre così sopra o sotto la linea dell'orizzonte. Ciò significa che il giorno e la notte sono legati come poche altre cose al mondo, non possono esistere l'uno senza l'altro e tuttavia non possono esistere insieme. Come ci si può sentire, pensai, quando si è sempre uniti e sempre divisi?

mercoledì 23 giugno 2021

Scrivo perché c’è una voce in me che non vuole tacere.

 Torni, talvolta al mattino mentre mi preparo il primo caffè.
Spesso quando aspiro boccate di fumo dalla mia sigaretta, ricordando gli attimi in cui, ne assaporavo il sapore mentre la tua voce soffiava lieve sfiorandomi le vertebre.
Torni, mentre in giardino, assaporo i profumi dell'erba fresca e della terra bagnata dopo la pioggia.
Torni, prima di pranzo, quando come aperitivo, assaggio il tuo ipotetico sapore in un bicchiere di vino rosso.
Torni, quando sul divano nel pomeriggio davanti alla tv, guardo programmi televisivi che probabilmente guarderesti anche tu.
Torni al tramonto, dove si sa, chi ha una ferita nel cuore si perde e lacrima in silenzio.
Torni nelle sere chiare, nelle sere scure, nelle sere di bonaccia e nelle sere di tempesta, nelle sere in cui la luna è magnetica e aggancia la mia parte ferrosa facendola fluttuare sin da te.
Torni nelle notti, quasi tutte, nelle notti calde in cui non riesco a dormire, in quelle fredde in cui desidererei il tuo abbraccio, nelle notti in cui torno indietro nel tempo e ti vedo proiettato sul soffitto.
Torni nei risvegli, quando cerco di ricordare la password di pagine accantonate, solo per rileggere i tuoi pensieri e accarezzare la sinuosità delle tue parole.
Torni, e vorrei che non tornassi ché tanto non c'è mai stato un momento per noi, non ci sarà mai. Io ne sono consapevole ora, tu molto prima. 
So che tornerai ancora, perché certe emozioni, sensazioni, affinità, non passeranno col tempo che passa, ma solo con la volontà. E io non avrò  mai voglia di impedirti di tornare. Quando vuoi, uomo della pioggia, la porta aperta, il cuore non si è mai chiuso e spero che i pensieri, nonostante il tempo, tu li abbia percepiti ancora.
Nel frattempo preparo un caffè. Vuoi?



domenica 18 aprile 2021

Tu.

 12 anni a breve. Infiniti quelli in cui ci siamo persi. La vita continua. E io ti penso ancora.

venerdì 21 agosto 2020

Ci sono storie che abbiamo amato di amore infinito ma che in realtà non sono mai iniziate, ed è per questo che mai finiranno.
Di quello che non è mai accaduto non ce ne scorderemo mai.

(Massimo Bisotti)

sabato 27 luglio 2019

 "Ti faccio spazio dentro di me,
in questo incrocio di sguardi
che riassume milioni
di attimi e di parole." 
Pablo Neruda

Ti penso...sei ancorato dentro, e non pretendo che tu me lo faccia sapere, mi basterebbe che anche tu mi pensassi ogni tanto, in una notte senza luna, mentre aspiri la tua sigaretta,e tra le nuvole di fumo, immagini il mio viso, e ti immergi ancora nei miei occhi.

E' difficile strappare via queste radici così profonde, non so se sono una benedizione o un cancro, ma quando il vento soffia, vengono scoperte della polvere...

venerdì 2 novembre 2018

Ripensando, uomo della pioggia.




Se in mezzo alle strade 
o nella confusione 
piovesse il tuo nome 
io una lettera per volta vorrei bere 
in mezzo a mille persone 
stazione dopo stazione 
e se non scendo a quella giusta è colpa mia.

lunedì 16 ottobre 2017

Il vento d'autunno mi parla sempre di te.

"Stiamo avendo un tempo così bello - l'aria è dolce e silenziosa, ogni tanto una foglia gioiosa che cade - i grilli cantano tutto il giorno - in alto su un albero purpureo canta un uccello tardivo - mille piccoli pittori dipingono valli e colline.
Ora ammetto che l'autunno è il più bello e che la primavera lo è di meno - eppure differiscono come stelle nella loro gloria particolare.
Che felicità se tu fossi qui a condividere questi piaceri con me- la frutta sarebbe più dolce, e il giorno morente più dorato - più allegre le noci cadute se le raccogliessimo con te per celarle negli abissi di un canestro...."

Emily Dickinson

Leggo queste poche righe e il pensiero, come sempre, prepotentemente, in questo periodo torna a te. Immagino che cammini nei boschi, portando briciole alle volpi e mangiando qualche frutto maturo raccolto qua e là. Li vedo dipinti con pennellate sapienti, un pittore attento che ha scelto con cura le gradazioni dei colori ti ha coinvolto nella cornice. Il passo lento e i pensieri veloci, come sempre, vorticano nella tua testa. Chissà se il sole che tramonta o uno sguardo verso sud ti riporta a me, qualche volta. Lascio queste poche parole qui, fissandole in qualche modo, anche se so che non le leggerai mai. E' più vicino il confine tra i due lembi di terra che ci separano, oceani di tempo in uno strapiombo di lontananza, corporea...e non solo.

"Vado di fretta - questa penna è troppo lenta per me 'ha fatto quanto ha potuto.'"