Oggi è una giornata strana. Una di quelle giornate che ti verrebbe voglia di mollare tutto e tutti.
Una di quelle giornate in cui prenderesti volentieri carta e penna e riscriveresti daccapo la tua storia. Ridipingeresti la tua vita. Cancelleresti tutto e tutti. Per vivere finalmente te.
Te e te sola, in un mondo nuovo. Un mondo dove non esistono cuori, così non possono far male.
In un mondo nel quale non potrebbero mai spezzarsi.
Un mondo dove non esistono lacrime, non esistono emozioni, dove non esiste passato né futuro.
Dove c'è solo il presente, e la mattina prima di mettere i piedi giù dal letto prendi il tuo album da disegno e rappresenti come meglio vorresti vivere la tua giornata.
Sono sconfortata. Sì, molto.
Non sono una persona che si arrende facilmente, non l'ho mai fatto neanche quando le difficoltà della mia vita erano enormi scogli da sormontare. Eppure ho preso corde e picchetti e ho scalato le mie montagne. Da sola.
Questa volta non ne sono capace. No, non ce la faccio. Mi sento impotente e forse ho la certezza che non tutti i sogni si realizzano, e che non sia sufficiente crederci con tutti se stessi.
Alcuni sogni forse dobbiamo lasciarli andare. Non erano sogni che avremmo dovuto sognare, perché il risveglio fa male....
Forse per la prima volta sono andata contro a uno scoglio....
Avrei voglia di continuare ad arrampicarmi, ma sembra che la superficie sia scivolosa, e il respiro comincia a mancarmi, le lacrime mi velano gli occhi...E non vedo mai la cima.
Mamma mia, che emozionante!
RispondiEliminaMi ci rispecchio, in quella languida malinconia che certi giorni mi prende, avvinghiandosi sul mio collo inerme. Vorresti ritornare indietro, fino a rinascere, diversa, migliore, diversa. ti sembra che tutto ciò che hai fatto era sbagliato, ti senti frustrata, vedi tutti i tuoi fallimenti. Ma dopo, per fortuna, quando esci dal torpore che ti ha inabissata riemergi più bella e speciale di prima, la giornata di sole, ti rianima speranze e amore per la vita risplende come un diamante
un abbraccio
Margy
Purtroppo ho paura stia accadendo quello che temevo per te, e cioè che tu sia caduta dal melo ed ora ti ritrovi tutta ammaccata e nonostante ciò non hai ancora realizzato che sarebbe meglio desistere dall'arrampicarsi per cogliere quel frutto. Se non vuoi soffrire ulteriormente credo tu debba superare quello che tu per prima hai definito un ritorno all'universo adolescenziale per quel che riguarda il controllo delle tue emozioni. Quello che tu stai provando è una tappa obbligata nel percorso di vita di noi donne. Appena superati i quaranta ( è capitato anche a me) ci ritroviamo a fare il bilancio della nostra vita, soprattutto se è stato deludente dal punto di vista matrimoniale, e sentiamo che la giovinezza ormai ci è sfuggita di mano e la nostra vita è stata solo ed unicamente improntata sul senso del dovere, come studentessa, come figlia, come moglie, come madre, come professionista sul lavoro, come nuora! Ed allora ci accorgiamo che forse non ci è rimasto poi così tanto tempo per pretendere di poter avere anche il senso del piacere. E vogliamo riprovare quelle bellissime emozioni che ci facevano battere il cuore, che ci facevano fremere, insomma vogliamo un seconda opportunità! Ma non siamo più libere nella mente, non siamo più padrone di gestire la nostra vita a nostro piacimento come quando eravamo ragazze: l'amore e la responsabilità nei confronti dei nostri figli, dopo un tentativo di fuga virtuale, ci riporta alla realtà e ci rendiamo conto che " l'amore che strappa i capelli è finito ormai..." ed allora anno dopo anno riusciamo a venir fuori da questa tempesta ormonale e sentimentale per continuare il nostro viaggio in acque più tranquille imparando che è bello vivere anche di felicità riflessa, quella dei nostri figli! Questo è ciò che è successo a me, finalmente ho trovato la pace e non tornerei indietro per nulla al mondo!
RispondiEliminaOrnella, tempesta ormonale? Tempesta sentimentale? Amore che strappa i capelli? Non so come tu definisca l'Amore, non so come tu ti sia mai approcciata ad esso, al di là di quello che può essere l'Amore filiare, che nasce spontaneo e non ha bisogno di approcci.
RispondiEliminaMi spiace contraddirti ma non attraverso nessuna tempesta ormonale, né mi sono messa a tavolino a fare un bilancio della mia vita.
Semmai ho tirato delle conclusioni solo dopo che tutto era successo e ho cercato di scandagliare le motivazioni che mi hanno portato a vivere un'esperienza del genere.
Ognuno si assume le sue responsabilità, me le assumo io nei confronti dei miei figli e della mia vita in genere.
Se non l'avessi fatto e avessi affrontato la situazione in maniera istintiva, probabilmente non sarei qui a scrivere.
O forse ci sarei ancora, ma probabilmente in un contesto diverso.
Ognuno ha le sue frustrazioni nella vita, che escono fuori in maniera latente o meno.
C'è chi le esterna in un modo o nell'altro.
Non penso di essere caduta dal melo, i momenti di sconforto possono capitare a tutti, per le situazioni più disparate, non si può pretendere che si debba sempre nascondere tutto dietro la maschera del sorriso.
Suppongo che chiunque abbia necessità di esprimere le proprie emozioni, specialmente quando creano disagio e quando avremmo bisogno che ci sia dato un abbraccio o una parola di conforto.
Ti ringrazio per le tue parole e per avermi permesso questa riflessione.
Noto che ti sei risentita e me ne dispiace, è difficile esprimere certi concetti per iscritto, almeno per me. Io oltretutto non so essere poetica ma maledettamente pragmatica.Quando parlavo di amore che strappa i capelli mi riferivo ai versi della canzone di De Andrè, la " Canzone dell'amore perduto", in cui si parla di quel tipo d'amore intenso, passionale, ma che con gli anni, per mille ragioni, svanisce, o perlomeno si affievolisce. Quando parlavo di tempesta ormonale mi riferivo a quella che tutte noi donne attraversiamo a partire su per giù dai 43/44/45 anni (che ho immaginato fosse la tua età), perchè il climaterio non arriva di colpo da un giorno all'altro, e senza che noi ce ne rendiamo conto condiziona tutto di noi, fisico e psiche. Per quel che mi riguarda, io mi sono approcciata all'amore donando tutta me stessa con grande trasporto , passione e dedizione, ma poichè non ho avuto, alla prova dei fatti, quello che sarebbe dovuto essere un compagno di viaggio, colui con cui condividere gioie e dolori, ho sofferto molto. Il motto di mio marito è "Non mi coinvolgere" per cui me la sono sempre dovuta vedere da sola, anche nei momenti più difficili, e alla lunga questo ti porta a disamorarti per non soffrire troppo e a fare dei bilanci, perchè quando si tocca il fondo una è portata a chiedersi " Ma adesso che vuoi fare della tua vita, come vuoi proseguire?" ed io l'ho fatto proprio intorno ai 44 anni. E' stato un processo tormentato, troppo lungo da spiegare e che è durato anni, finchè non abbiamo trovato un equilibrio : io non lo tormento più perchè lui condivida le tante cose con me, non gli chiedo neanche aiuto, e lui mi lascia fare quello che voglio ( chiaramente nel reciproco rispetto), per cui ho una vita sociale tutta per conto mio, siamo da anni una sorta di rette parallele convergenti! Comunque, tornando a te, prendo atto d'aver sbagliato nel pensare che il tuo sconforto fosse dovuto alla presa di coscienza che non c'è futuro per l'amore che provi per il tuo LUI, proprio perchè non siete liberi ed è difficile superare le tante problematiche. Sono inoltre contenta di sapere che hai saldamente in mano le redini della tua vita. Un'ultima cosa: forse capirai meglio ciò che ho inteso dirti solo dopo aver superato i secondi "anta". Ciao!
RispondiEliminaHo vissuto le stesse sofferenze di Anna e, pur essendo molto avanti con gli anni, vivo nel vero senso della parola, finalmente!
RispondiEliminaAbbraccio
Cara Ornella, mi spiace se ti sono sembrata indisponente, non volevo esserlo assolutamente.
RispondiEliminaSolo che il tuo discorso mi ha portato ad ascoltare di nuovo uno di quei tanti che ho fatto con le persone che mi orbitano intorno nella realtà, e che forse non hanno veramente capito tutto ciò che mi sta succedendo in questo momento.
Mi rifletto molto in alcuni punti della tua storia, moltissimo per la verità, sebbene non sia arrivata ancora a quella fascia d'età che tu descrivi, dalla quale mi separano ancora svariati anni.
Come ti ho già detto non ho fatto bilanci. E' successo tutto così, in maniera del tutto naturale, nessuno ha cercato l'altro, non ho cercato sfoghi, non ho cercato alternative a una vita non appagante dal punto di vista sentimentale. Credimi, te lo dico davvero con la più totale trasparenza.
So che per molte persone è difficile capire come si articolino determinate dinamiche finché non ci si trovano dentro.
Le redini della mia vita, nonostante gli innumerevoli momenti di sconforto alle problematiche che stai imparando a conoscere, debbo per forza tenerle salde. Devo, non per me, ma per chi dipende da me in maniera assoluta e totale, e che non merita di non poter crescere in una situazione che prima di me lederebbe loro.
Ti abbraccio, e mi auguro di essere sempre abbastanza forte e talvolta anche pragmatica come te.
Anna, è un piacere leggere che tu finalmente vivi la tua vita appieno. Un sorriso.