Il crepuscolo -pensai allora- è solo un'illusione, perché il sole è sempre così sopra o sotto la linea dell'orizzonte. Ciò significa che il giorno e la notte sono legati come poche altre cose al mondo, non possono esistere l'uno senza l'altro e tuttavia non possono esistere insieme. Come ci si può sentire, pensai, quando si è sempre uniti e sempre divisi?
venerdì 24 ottobre 2014
Piccoli particolari...
Emotiva. Instabile. Fragile. Vulnerabile. Autolesionista. Confusionaria. Contraddittoria. Magari egoista. Ansiosa. Autentica. Comunicativa ma anche sociopatica. Debole. Diretta. Imprudente. Passionale. Incostante. Impulsiva fin troppo. Triste. Umorale. Orgogliosa. Irragionevole. Collerica. Ingenua. Caparbia. Piena di complessi. Irrazionale. Possessiva. Credulona. Fiduciosa. Speranzosa. Triste. Afflitta. Ferita. Sciocca. Spontanea. Sicuramente prevedibile. Complicata. Irascibile. Tenace. Problematica. Aggressiva. Lunatica. Acida. Capricciosa.
Ma non stupida.
venerdì 17 ottobre 2014
One
"Alcune canzoni, se chiudi gli occhi, diventano persone."Stamattina, e forse non a caso, sono incappata in questa citazione...Riflettevo sulla stessa cosa ieri sera, mentre ero intenta a guardare un talent show musicale. Sono un'amante della musica da sempre, spesso mi lascio cullare dalle note, e soprattutto sono un'amante dei testi: se avesse un testo che mi colpisce, poetico e accattivante, ascolterei anche all'infinito una canzone rap, genere del quale non vado matta. Accoccolata sul divano, ho avuto l'impressione che qualcuno avesse selezionato le canzoni in base ai miei gusti musicali, anzi, ancor più, in base al legame che io ho con alcuni brani. Credo che sia capitato a ognuno di noi, e che capiti ogni giorno, di essere colpiti da una canzone, perché magari le parole descrivono alcuni stralci della nostra vita, o sono capaci di mettere nero su bianco le nostre emozioni...Abbiamo tutti dei testi, o anche solo dei brani esclusivamente musicali, che consideriamo la "nostra canzone"... Le lacrime scendevano dolcemente, mentre ascoltavo quelle voci sapienti e calibrate a dovere, articolare quel connubio perfetto di note e d'emozione. Mi è bastato chiudere gli occhi per immaginare come se fosse appena successa, una circostanza, una voce, alcune parole, un'immagine. Tutto era nitido nella mia mente...Un particolare ricordo, legato a una particolare canzone. Un ricordo bello, a volte un ricordo doloroso, spesso un ricordo poco sereno, ma sicuramente un ricordo ancora denso di significato e d'emozione. Allora ho capito che quando il cuore parla, la mente non dovrebbe obiettare...e che anche se i nostri ricordi sono associati a un'attività mentale, è sempre il cuore che seleziona quali lasciare a galla e quali affogare.
mercoledì 1 ottobre 2014
Ottobre...
Ti attendo per tre stagioni, come si aspettano i grandi amori,
ti aspetto con la mia malinconia, quella dei bambini dietro le finestre
che aspettano il papà la sera. Fuori la pioggia e il vento
improvvisano una rivoluzione. Ti attendo sabotando le risate
dell’estate, il calore del caminetto d'inverno, il verde, illusione della
primavera. Ti aspetto con l’ansia di chi non crede al tempo ma lo
insegue, alle bugie dello spazio che non c’è e poi si trova, come in
tasca una moneta o un accendino, ti
attendo per piangere foglie rosse, per sorridere nella nebbia ovattata del mattino, ti attendo con la pelle diafana come un cielo coperto, io che non cedo alle lusinghe del sole. Ti attendo con gli
occhi lucidi delle prime pozzanghere, con la voce rauca del
tergicristallo al termine di un acquazzone.
E tu arrivi, vestito di brividi, esplodi ogni mia molecola in gemme di fiori, nel dolore della nascita fiorisco e sanguino, sbocciano i rimpianti per i mesi a venire, le pagine girate dal vento, i capelli sul viso. Corri veloce nei miei occhi fino al fulcro della paura, le mani sono radici che rovesciano la terra dal cielo, coriandoli di realtà precipitano nella mia bocca spalancata: dissetami di risate verso il futuro, aiutami a dipingere il soffitto color del cielo prima di un temporale e guardami appendere quadri di paesaggi autunnali alle pareti...Le gabbie non esistono, non resistono all’esplosione dello specchio che ci siamo creati guardandoci, tu nei miei riflessi rossi, io nei tuoi confini nudi...Ottobre...
E tu arrivi, vestito di brividi, esplodi ogni mia molecola in gemme di fiori, nel dolore della nascita fiorisco e sanguino, sbocciano i rimpianti per i mesi a venire, le pagine girate dal vento, i capelli sul viso. Corri veloce nei miei occhi fino al fulcro della paura, le mani sono radici che rovesciano la terra dal cielo, coriandoli di realtà precipitano nella mia bocca spalancata: dissetami di risate verso il futuro, aiutami a dipingere il soffitto color del cielo prima di un temporale e guardami appendere quadri di paesaggi autunnali alle pareti...Le gabbie non esistono, non resistono all’esplosione dello specchio che ci siamo creati guardandoci, tu nei miei riflessi rossi, io nei tuoi confini nudi...Ottobre...
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