Il crepuscolo -pensai allora- è solo un'illusione, perché il sole è sempre così sopra o sotto la linea dell'orizzonte. Ciò significa che il giorno e la notte sono legati come poche altre cose al mondo, non possono esistere l'uno senza l'altro e tuttavia non possono esistere insieme. Come ci si può sentire, pensai, quando si è sempre uniti e sempre divisi?

giovedì 3 novembre 2011

Foglie morte...

Queste sere recano in sé una malinconia infinita...Passeggio per le strade e vengo sfiorata dalle foglie morte che si librano dolcemente nell'aria mosse da un vento ancora tiepido. L'odore dei camini mi avvolge come un manto leggero che ha voglia di regalarmi calore. Penso a una passeggiata nel bosco che non ho mai fatto, a una panchina solitaria ai margini del parco, sulla quale tanto avrei voluto sedermi abbracciata a chi amo....Questa stagione mi trafigge l'anima. Cammino spesso in silenzio su viali di foglie morte, annuso l'aria che sa di fumo e nostalgia.
Chiudo gli occhi e cerco un'immagine che è ancora nitida nei miei occhi, ma offuscata dalla cinica razionalità della vita.
Chissà se capiterà a qualcuno di voi, di cercare nella stagione della morte, il significato della vita.

martedì 23 agosto 2011

Dove posso ritrovare me?

Nella voce del silenzio o nel caos dei pensieri?
In un battito di cuore stanco, tra le pieghe dell'anima, nel buio anfratto di una speranza disattesa. 

Tra i fili recisi del tessuto di un sogno. 
Dove posso ritrovarmi? Dove cercarmi? So chi sono, ma non dove sono. 
Mi sono persa su una strada senza ritorno, ne via d'uscita, in bilico tra desideri e realtà, vacillando su una corda che rischia di spezzarsi sotto il peso dei miei tormenti.
Non ci sono segnali, né luci...

Solo ombre, lunghe ombre che offuscano la mia vista e posano un velo lieve di nebbia sopra il mio essere.
Ho bisogno di un raggio di sole che mi prenda per mano...




venerdì 5 agosto 2011

Se...

Se un giorno ci venisse in mente di incontrarci...
(cosa di cui in fondo dubito)
allora per amor di Dio scegliamo un luogo
in cui nessuno di noi è mai stato prima.
Una qualche isola in disparte nell'Egeo
o una spiaggia nei pressi di Alessandria.

Un posto dove i giardini notturni non ci portino
subito a vedere noi stessi
come fantasmi, dove la gente scorgendoci
non finisca per pensare
a chi è morto dopo il nostro ultimo incontro
e dove non compariamo nelle loro storie.

Potremo passare la notte insieme
a bere, a parlare di nulla
e magari remare sul mare al chiaro di luna
e se non ci venisse in mente di annegarci
potremo separarci prima dell'alba
felici, prima di essere tornati sobri.

Se dunque esiste un posto così
(cosa di cui come ho detto dubito)
un posto in cui persino certi tardi sprazzi di sole
e i profumi di certi alberi notturni
di tanto in tanto non ci ricordino che abbiamo provato
tutto questo tante volte prima, senza successo.

Oppure lasciamo perdere l'idea di incontrarci.

Henrik Nordbrandt

lunedì 25 luglio 2011

La vita è un brivido che vola via...

...se potessi riuscire ancora una volta a guardarti negli occhi, sono certa che me lo confermeresti, che nonostante tutto, ripercorreresti la tua strada senza ripensamenti, senza rimorsi, né dolori. Seppure fossi cosciente del destino infausto che la vita ti ha destinato, ti arruoleresti di nuovo, e torneresti lì, dove la tua vita, oggi è stata recisa per sempre, troppo presto per un'anima in fiore come la tua. Caro amico, quante volte abbiamo provato a dissuaderti? E quante volte tu battevi col pugno sul tavolo di quel bar per convincerci delle tue idee. Quante volte ti abbiamo anche remato a favore, cercando di insinuarti il dubbio nell'anima, ma quel dubbio non ha mai trovato fertile in te. E ora....ora non è il momento di dirti "Se ci avessi dato retta", no, ora non lo è più. So, io e lo sanno i nostri amici, che il tuo sogno non poteva cadere in frantumi solo per i nostri tentativi di dissuaderti. Ricorderemo sempre quando sei partito per l'Afganistan, noi lì a piangere e tu che non vedevi l'ora. Noi lì a dirti di ripensarci e di inventarti qualsiasi cosa per non andare, e tu.........be' tu, oggi sei rimasto lì, e i tuoi occhi resteranno chiusi per sempre, ma noi non dimenticheremo mai la loro luce.....
Con immenso affetto e per sempre...

venerdì 15 luglio 2011

Una lontana follia

Ieri mi è arrivato questo libro. L'ho vinto in un concorso su Fb. Ho partecipato perché mi attirava molto il titolo. Non so di cosa parla sinceramente. Ma tant'è che da ieri i miei pensieri girano intorno a quelle tre parole. La mia insonnia ha cominciato a presentarsi alla mia porta. Ero riuscita a cacciarla per un po', giusto il periodo che mi teneva vicino alcune persone, giusto il periodo in cui ero cosciente che c'erano, che esistevano ancora, che nonostante tutto, avevo possibilità di constatare la loro presenza. Una lontana follia, continuo ancora a rifletterci su. Continuo a riflettere su quell'enorme porta che mi sono chiusa alle spalle, mio malgrado. Continuo al riflettere sul fatto o meno che potesse essere una follia, oppure appartenere alla mia realtà. La mia razionalità mi dice che nulla è stato follia, o che se una follia c'è stata, è appartenuta totalmente alla mia vita, e per quanto sia poco probabile, ancora vi appartiene. La mia parte irrazionale, che è quella che cerco sempre di confinare, è quella che esce fuori come un grillo parlante e che mi sussurra che non sempre ciò che viviamo, è ciò di cui abbiamo bisogno. Ma io sono forse una reincarnazione moderna di Pinocchio. E non per le bugie, quelle non le so raccontare, purtroppo o per fortuna. Sto lì con il mio schiacciamosche, per uccidere il grillo malcapitato di turno. Lui mi dice che sono folle, e io continuo a ripetermi che tutte queste follie non le vedo. Lui è lì a dirmi che ho fatto bene a chiudere determinati cancelli, e io son lì a piangere sul latte versato.
So che nella vita tutto è bianco o nero, e per me non esistono sfumature di grigio. Le sfumature forse avrebbero fatto al caso mio in questo contesto, ma alcune idee, alcuni modi di essere, alcuni modi di percepire e sentire, non possono proprio essere modificati. So, che negli ultimi mesi, probabilmente ho commesso alcuni errori. Sicuramente l'ho fatto. Ma l'amore ci fa commettere sempre degli errori se sincero. Ho voluto continuare a credere in un sentimento che non era più quello che avevo conosciuto, ho continuato a comportarmi come una donna innamorata che aveva solamente voglia di tutelare i propri sentimenti, ho continuato  a sperare che alcuni distacchi sarebbero stati solamente temporanei. Qualunque persona innamorata ha questi pensieri. Qualunque persona che vorrebbe continuare a regalare il mondo all'"oggetto"dei suoi pensieri e dei suoi desideri. Ma si sa, che quando si è troppo coinvolti prima o poi si cozza contro il muro della realtà. E allora che non ci resta che sperare e lasciare quella porta aperta, o desistere e chiuderla. Io l'ho chiusa, anche se non sono molto convinta d'aver desistito. Forse l'ho fatto nelle azioni, non nei pensieri. Mi rendo conto che ho scritto frasi contorte, che ho messo nero su bianco pensieri che non sarà facile sondare. Mi rendo conto che questo contesto è un modo per far uscire le mie emozioni. Mi rendo conto, che ora come ora riesco a farlo palesemente, soltanto qui. Grazie per l'ascolto.

sabato 9 luglio 2011

Mi chiedo perché siamo arrivati a questo punto. Dal cercarci come aria che respiravamo, all'essere completamente estranei...Io so di aver fatto un gesto dettato dall'orgoglio, ma tu sai il perché l'ho fatto. Probabilmente non verrai mai a cercarmi, né qui, né altrove. Vorrei però che tu sapessi che quel che provo per te è immutato. Che nonostante tutto, causa mia o meno, qualora volessi suonare alla mia porta, sarà sempre aperta per te. Con l'amore di sempre....

mercoledì 23 marzo 2011

Uno solo...

Sono qui, ferma, con gli occhi chiusi e la volontà di non ascoltare nulla, né una nota, né un suono, solo il rumore del silenzio e il battito del mio cuore. 
Poi qualcuno squarcia i miei pensieri, mi parla d'impossibilità, mi parla di poter vivere e respirare per qualche attimo a settimana, con una disperazione indescrivibile. E io resto lì, in ascolto, cercando di trovare le parole migliori per non far trasparire ciò che mi squarcia il cuore, cercando di trovare i lemmi migliori per stringere in un abbraccio questo cuore disperato, e per asciugar le sue lacrime con un sorriso....
Le possibilità non sono uguali per tutti.
Avrei preferito un solo respiro dei suoi capelli. Avrei preferito un solo bacio della sua bocca. Avrei preferito un solo tocco della sua mano, che vivere un'eternità senza. Uno solo.....

venerdì 28 gennaio 2011

.......

Mi avevi vestito di nuovo con le tue parole, un vestito fatto di luce, ricamato con fili di nuvole, orlato con bordure di Emozioni.
E ora, ora mi sento così nuda, che aspetto il sole per riscaldarmi un po'.

mercoledì 12 gennaio 2011

Era troppo amore....

Era troppo amore.
Troppo grande, troppo complicato, troppo confuso, 
e azzardato e fecondo e doloroso.
Era tutto quello che potevo dare, più di quanto mi convenisse. 
Per questo si infranse. Non si esaurì, non finì, non morì,
... semplicemente si infranse, crollò come una torre troppo alta, 
come una scommessa troppo alta, 
come un'aspettativa troppo ambiziosa.
{Almudena Grandes}