Torno da un breve periodo di vacanza. Avevo bisogno di respirare un po' d'aria nuova. Lasciare la vita lì dov'è e partire. Ho accolto con favore l'invito di un'amica e mi sono concessa qualche giorno per me, per me sola, senza le incombenze quotidiane, solo con la compagnia della leggerezza che solo l'amicizia in alcuni momenti può portare...Qualche ora di macchina verso il nord, cantando canzoni stonate e ricordando gli episodi della nostra adolescenza...La strada è volata via lieve, tra qualche scroscio di pioggia e la calura della Pianura Padana...e poi ancora su...Il vento del nord ci sfiorava sempre con maggior forza, trasportando con sé l'odore degli abeti, dei sentieri di montagna, della brezza del lago. Una notte trascorsa a chiacchierare, a confessarci segreti e speranze. La mattina decidiamo per una passeggiata in città. Mi tremava l'anima al solo pensiero di essere lì. A un passo da chi mi fa scuotere il cuore in petto...Oh, non credo che sappia che sono ancora totalmente e brutalmente "avvinghiata" a lui. Mi piacerebbe pensare però che anche solo per un attimo abbia percepito qualcosa nell'aria che gli ha evocato un pensiero. L'ho cercato in ogni sguardo, in ogni persona di spalle, in ogni auto...Ne sentivo quasi il profumo dietro ogni angolo, nell'aroma di quel blando caffè in quel bistrot! Ero così vicina, tutto aveva il suo sapore, l'aria fresca mi portava la sua voce...La mia cavigliera tintinnante richiamava involontariamente qualche occhiata fugace...ma no. Il suo sguardo non c'era...né probabilmente il suo pensiero. Mi avrebbe sentita, avvertita...ma qualche anno fa. Ora forse è troppo tardi.
Il crepuscolo -pensai allora- è solo un'illusione, perché il sole è sempre così sopra o sotto la linea dell'orizzonte. Ciò significa che il giorno e la notte sono legati come poche altre cose al mondo, non possono esistere l'uno senza l'altro e tuttavia non possono esistere insieme. Come ci si può sentire, pensai, quando si è sempre uniti e sempre divisi?
mercoledì 30 luglio 2014
Proprio al tuo fianco....
Torno da un breve periodo di vacanza. Avevo bisogno di respirare un po' d'aria nuova. Lasciare la vita lì dov'è e partire. Ho accolto con favore l'invito di un'amica e mi sono concessa qualche giorno per me, per me sola, senza le incombenze quotidiane, solo con la compagnia della leggerezza che solo l'amicizia in alcuni momenti può portare...Qualche ora di macchina verso il nord, cantando canzoni stonate e ricordando gli episodi della nostra adolescenza...La strada è volata via lieve, tra qualche scroscio di pioggia e la calura della Pianura Padana...e poi ancora su...Il vento del nord ci sfiorava sempre con maggior forza, trasportando con sé l'odore degli abeti, dei sentieri di montagna, della brezza del lago. Una notte trascorsa a chiacchierare, a confessarci segreti e speranze. La mattina decidiamo per una passeggiata in città. Mi tremava l'anima al solo pensiero di essere lì. A un passo da chi mi fa scuotere il cuore in petto...Oh, non credo che sappia che sono ancora totalmente e brutalmente "avvinghiata" a lui. Mi piacerebbe pensare però che anche solo per un attimo abbia percepito qualcosa nell'aria che gli ha evocato un pensiero. L'ho cercato in ogni sguardo, in ogni persona di spalle, in ogni auto...Ne sentivo quasi il profumo dietro ogni angolo, nell'aroma di quel blando caffè in quel bistrot! Ero così vicina, tutto aveva il suo sapore, l'aria fresca mi portava la sua voce...La mia cavigliera tintinnante richiamava involontariamente qualche occhiata fugace...ma no. Il suo sguardo non c'era...né probabilmente il suo pensiero. Mi avrebbe sentita, avvertita...ma qualche anno fa. Ora forse è troppo tardi.
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RispondiEliminaSarebbe confortante se non fosse per il fatto che sono dell'idea che alcune presenze si avvertono solamente quando i pensieri si compenetrano...E purtroppo, dopo tanto silenzio, ho concretizzato nella mia mente che, probabilmente, alcuni pensieri non si posano più dove vorrei...Non i miei.
RispondiEliminaGrazie per il tuo commento, lieta di averti nel mio spazio...
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RispondiEliminaAir...il cuore dell'uomo, purtroppo o per fortuna, è un mistero insondabile. Riesce a contentere molto di più di quanto un piccolo corpo sia capace di sopportare. Nel mio caso ha combattuto contro ogni possibile ragione, e non si è fatto imbrigliare. Ci vuole coraggio per prenderlo a due mani e gettarlo oltre ogni possibile ostacolo, per quanto il percorso sia lastricato da ostacoli praticamente impossibili da sorpassare. Non do nulla per scontato, ma alcune cose si percepiscono...per me è impossibile voltarmi di spalle e cercare di dimenticare qualcuno che mi ha dato molto da ricordare...nonostante tutto, e nonostante anche il dolore che mi ha provocato.
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RispondiEliminaCi vuole un gran coraggio, lo so, l'ho provato sulla pelle quando dopo esserci ritrovati. La consapevolezza che i problemi erano talmente insormontabili e le sue spalle troppo pesanti di tutto, mi ha portato, a reagire nella stessa maniera...girandomi di spalle per salvaguardare la sua anima già minata...per far sì che ci fosse più serenità nella sua vita. Probabilmente ero anche arrabbiata, amareggiata, con la mente offuscata da chissà quale sentimento.. Ma è stata l'impulsività di un attimo...un'impulsività che ancora sto rimpiangendo. Credevo di avere spalle forti, e invece così non è...L'ho realizzato dopo pochi attimi...forse sarò egoista, o forse solo innamorata. Il pensiero di averlo perso per sempre non mi dà pace...e il tempo non è servito. Non è passato giorno in questi anni, anche se la vita è andata avanti, che non abbia immaginato le sue mani...
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