Il crepuscolo -pensai allora- è solo un'illusione, perché il sole è sempre così sopra o sotto la linea dell'orizzonte. Ciò significa che il giorno e la notte sono legati come poche altre cose al mondo, non possono esistere l'uno senza l'altro e tuttavia non possono esistere insieme. Come ci si può sentire, pensai, quando si è sempre uniti e sempre divisi?

giovedì 20 settembre 2012

Ho imparato, ma non imparerò mai abbastanza...

Ho imparato che è inutile lasciare le chiavi di casa sotto lo zerbino, se qualcuno non avrà mai intenzione di usarle.
Ho imparato che non serve a nulla la finestra socchiusa se il vento non porterà i profumi e i sapori che desideri.
Ho imparato che i muri esistono, che qualcuno li edifica così forti e invalicabili, che qualsiasi tentativo di oltrepassarli sarebbe inutile.
Ho imparato che far parlare il cuore, spesso è deleterio, perché ci sono orecchie che ascoltano solo la voce della ragione.
Ho imparato che alcune ragioni sono create a dovere per prevaricare le ragioni degli altri.
Ho imparato che chi nasce tondo non potrà mai morire quadrato.
Ho imparato che le scuse sono spesso pezzi di puzzle incastrati al bisogno per comporre il quadro.
Ho imparato sulla mia pelle, diafana e sterile, che chi è venuto al mondo per ferire, imparerà presto a uccidere.
Ho imparato che chi abbaia non morde, e chi morde saprà azzannare sempre con maggior forza.
Ho imparato che fidarmi del prossimo è sbagliato, che dietro l'apparenza si nasconde sempre qualche pecca, e che l'apparenza inganna.
Ho imparato che gli inganni sono all'ordine del giorno, e che non sono stata l'unica a essere ingannata, né che sarò l'ultima.
Ho imparato che dovrei imparare a dimenticare, a fregarmente, a ricominciare, a non provare apprensione, a non dovermi chiedere ogni istante della mia vita se la vita di chi ho a cuore va avanti serenamente, se qualcuno mi pensa, o vive nella mia stessa angoscia...Se l'ultimo e il primo pensiero della giornata coincidono. Se ogni battito di cuore sussurra gli stessi incanti...Ho imparato, ma non imparerò mai abbastanza, che quel che provo, lo provo solo io.

3 commenti:

  1. Ho imparato che "E' un dolore tenere a freno la lingua, si mette in moto il cervello che va in tilt, si innesca una miccia dentro che causa un'implosione al cuore, gli occhi si annebbiano, le orecchie fischiano e le gambe si afflosciano.
    Non per diventare santa ma contare fino a dieci prima di parlare aiuta a restare in silenzio e indifferente verso chi ci fa del male. Non voglio scendere ai livelli di gente Infernale. Confido anche nella pazienza ... Santa. Volto le spalle ai lupi travestiti da agnelli".

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  2. Quello che ho letto nel tuo post è triste ma deve essere il punto di forza per un cambiamento interiore. Mi rispecchio in tutto quello che hai detto ma dai che ce la facciamo.

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  3. Chissà se tu ce l'hai fatta...io sono altalenante. Quello che spesso penso esser sopito sotto la coperta del tempo che scorre, è invece latente e sottopelle. La mia purtroppo.

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