Sono un po' latitante in questi giorni, di una latitanza quasi forzata. Non sono neanche più entrata nel blog perché avevo bisogno di riflettere e pensare senza farmi condizionare dagli scleri mentali che mi prendono quando sono particolarmente instabile.
Ho avuto bisogno di pensare ad altro, di farmi assorbire da altri interessi, da altre parole.
Ma sembra che il mondo che mi gira intorno, abbia il potere di riportarmi al fulcro dei moti che scuotono la mia Anima.
Ho parlato al telefono con un'amica la scorsa settimana, ci siamo sentite spesso. Ha problemi di famiglia e l'impossibilità di sfogarsi al meglio con le persone che gli sono vicine.
Ha cercato conforto in me, e nonostante i miei malesseri, sono stata felice di averle potuto portare anche una sola parola e un solo pensiero che possa averle scaldato il cuore.
Ne avevo bisogno anch'io. Avevo e ho bisogno di tirare fuori quella parte di me, che ultimamente, celo con la maschera che mi sono voluta dipingere in volto.
Avevo bisogno di sentire una voce amica, e malgrado avrei preferito farlo in altre circostanze e per altri eventi, il suo incontro mi ha calmata e mi ha aiutato a eviscerare molte delle mie emozioni, che devo sforzarmi di seppellire nelle cavità più remote di me stessa, per proteggerle da sguardi indiscreti, e da chi probabilmente non le comprenderebbe.
Avevo bisogno, quanto lei di conforto...Avevo bisogno di un abbraccio, benché a distanza.
E' stato piacevole parlare con lei. E' stato piacevole e doloroso nel contempo, perché vorrei poterla sollevare dalle pene che la stanno soffocando in questo momento.
Vorrei che i sogni ricorrenti che sta facendo non abbiano presagi nefasti. Perché quando lei sogna, di riflesso tremo. Abbiamo affrontato diverse volte l'argomento dei sogni premonitori. Io non credo d'averne mai fatti in vita mia, ma le sue attività oniriche invece, non sono attività normali. Ogni qual volta mi riferiva un sogno appena fatto e il probabile significato che le voleva attribuire, puntualmente si verificava qualche circostanza poco piacevole che minava la sua stabilità.
E non solo lei mi ha parlato di sogni premonitori in questi giorni. Ieri, in uno dei pochi messaggi che ci scambiamo giornalmente con lui, l'ho letto turbato per un sogno che aveva fatto la notte precedente e che mi riguardava. Mi ha scritto che non vorrebbe fosse un sogno premonitore.
E da ultimo stamattina, una mia carissima amica, mi contatta e mi dice d'avermi sognata in un contesto positivo, con una luce negli occhi mai vista prima e un sorriso sul viso che lasciava intravedere quello nel cuore. Mi ha chiesto se era successo qualcosa di positivo, qualcosa che potesse avermi allietato l'Anima. Purtroppo le ho dovuto rispondere di no, e di riflesso la sua replica è stata "Non è detto".
Come asserivo in precedenza, non ho mai dato peso ai sogni, non ho mai visto premonizioni nei miei sogni, ma so per certo che alcune persone hanno una sensibilità diversa a riguardo, che traspongono nei sogni i loro bisogni. E' possibile che sia davvero così? E' possibile che nei sogni notturni si manifestino i desideri e i moti scatenati dai sogni diurni? Oppure è possibile che si creino delle circostanze tali da farci sognare cose che invece non desideriamo e alle quali ci opponiamo con tutte le nostre forze?
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