Il crepuscolo -pensai allora- è solo un'illusione, perché il sole è sempre così sopra o sotto la linea dell'orizzonte. Ciò significa che il giorno e la notte sono legati come poche altre cose al mondo, non possono esistere l'uno senza l'altro e tuttavia non possono esistere insieme. Come ci si può sentire, pensai, quando si è sempre uniti e sempre divisi?
giovedì 6 novembre 2014
Piove come ti penso. Fortissimo.
E’ confortante il rumore della pioggia.
E’ confortante questa solitudine costruita pazientemente tra le pagine di questo diario e il rumore di fondo che fa il silenzio.
Il silenzio non parla. Questo ci insegnano i cinici. Il silenzio non ha nulla da dire. Sarà. Eppure c’è una specie di densità ovattata che riveste le cose, che le avvolge e che ti obbliga a dire tutto quello che pensi per non rivelare davvero tutto quello che provi. Guardo fuori. Nel grigiore industriale dei nubifragi mi piace cercare qualcosa che sia fuori luogo, fuori contesto, il canone inverso. L’ombrello rosso, gli stivali gialli, lo zaino verde. Forse la verità è che bisogna stonare fortissimo per andare davvero d’accordo col mondo.
Iscriviti a:
Post (Atom)