Ebbene sì, oggi mi son svegliata con quella "maledetta" voglia, la voglia di mettere nero su bianco le mie emozioni, le mie sensazioni, i miei pensieri, di trasporre in maniera tangibile ciò che mi attraversa la mente e mi sfiora il cuore. In realtà mi succede spesso, è sempre stata una mia caratteristica. Ultimamente mi violento psicologicamente per reprimere questo desiderio incessante di mettere a nudo me stessa rigurgitando su "carta" i miei istinti, i miei impulsi, le mie passioni. Non lo faccio con il desiderio d'avere interlocutori, ma scrivo perché il bisogno di dare una cornice alla tela della mia esistenza è una necessità incontrollabile, come se il veder sviluppare la pellicola della mia vita in un supporto materiale, possa imprimere ancor più ciò che si sviscera da me stessa, dandogli una connotazione semmai più reale.
Ma si possono scrivere le urla? No, non credo, così come non si possono descrivere in maniera evocativa alcuni trambusti dell'anima, e quella voglia irrefrenabile che stento a tenere confinata in un angolo angusto e buio del mio essere. Quella voglia di trovare un contatto, di squarciare un muro, di creare un ponte laddove per una tardiva evoluzione della tettonica a zolle si è creato un baratro che credo essere irrecuperabile.
E allora, nonostante il mio piccolo cuore mi urli di provare a saltare, mi nascondo nella mia piccola nicchia, e resto al margine, consapevole della mia frustrazione, ma anche conscia che alcune distanze non si potranno mai più riaccorciare. E nessuna delle mie parole sarebbe utile affinché ciò avvenga. Sarebbero parole spese invano, e per questo ultimamente tendo a lesinarle. Esplodono solamente quando non riesco più a contenerle.
Lascio il mio ringraziamento qui a Stella e Calliope, sempre presenti, malgrado la mia prolungata assenza. Vi volevo dire che ogni tanto passo a trovarvi, anche se in maniera anonima, e che la vostra schiettezza e spontaneità è un toccasana per il cuore.
Un abbraccio agli altri viandanti che dovessero o volessero passare di qui. Un the caldo, in questo principio d'inverno, un caminetto scoppiettante e aroma di cannella, spero che possano rendere questo mio modestissimo spazio, il più accogliente possibile. Un pensiero.